venerdì 20 novembre 2009

Corso Social Software e Web 2.0 per la Didattica e la Formazione








http://www.educazione.unipd.it/perfezionamento/social_software/

Eccoci alla terza edizione del nostro Corso di Perfezionamento sui Social Software. Sono state esperienze molto importanti e credo che abbiamo ricevuto dai corsisti sempre molto di più di quanto abbiamo dato loro.
Spero che anche quest'anno riusciremo a creare un clima collaborativo e con molti stimoli per realizzare concretamente ciò che costruiremo assieme on-line.

grazie a tutti

Corrado

sabato 17 ottobre 2009

Corporate Storytelling --- 19 ottobre - Univ. di Pavia

Grazie all'iniziativa dell'amico Andrea Fontana http://corporate-storytelling.blogspot.com/
sarò relatore al convegno nazionale sul corporate storytelling che si terrà Lunedì 19 ottobre a Pavia.

Parlerò ovviamente del Digital Storytelling e dei suoi possibili utilizzi in azienda. Parteciperanno delle aziende importanti e sarà interessante ascoltare gli altri relatori.

Stiamo forse arrivando ad un cambio di paradigma? Riusciremo a dare spazio allo storytelling anche in ambito aziendale in italia? Lo scopriremo solo vivendo, come diceva il granade Lucio Battisti.
Intervenite numerosi.

Convegno su Wikipedia

Ringrazio tutti, veramente, per la bella giornata passata assieme. Ci sono state delle presentazioni veramente interessanti che presto spero di rendere disponibili on-line.

Ringraziamenti a tutti i convenuti: in particolare
ai WikiMediani (non chiamateli Wikipediani) del Veneto e dell'Italia ivi convenuti,

-Giulia Conferlo, (degna sostituta 'just in time' di Frieda Brioschi), brava , simpatica e competente nel riassumenre cos'è Wikipedia e come funziona. Vorrei essere un suo paziente, davvero. Ah, dimenticavo, fa la psichiatra...

-Maurizio "Matematto" Codogno che ha dato la spiegazione più breve ed efficace di 'sistema emergente' che abbia mai sentito e che mi ha detto come si fa a dormire due ore a notte e poi alla mattina dare una brillante presentazione ad un convegno.

-Ilario Valdelli che mi ha reso gli svizzeri simpatici.

e a tutti quanti gli altri che hanno reso possibile questa giornata così ricca di spunti intellettuali (ed emotivi!)

-Massimo Bray della Treccani che con lungimiranza ha aperto le porte a Wikipedia (al buffet ho dovuto salvarlo "dall'assalto dei Wikipediani", che con le porte aperte, ovviamente entrano, ma si difendeva bene anche da solo).

-Alberto Peratoner, che ci ha dimostrato l'attualità del pensiero degli enciclopedici.

-Fabio Grigenti co-organizzatore dell'evento, che mi ha fatto capire quanto importante sia l'ordine alfabetico.

-Letizia Melina, buon esempio di dirigente ministeriale" illuminato", che mi ha dato una speranza in più sull'apertura alla Rete della scuola Italiana.

-Piero Gaffuri, dirigente di RAI-NET, che ha saputo darci una vision dell'azienda veramente innovativa per i servizi gratuiti di condivisione dei materiali multimediali (anche su Youtube!) per la scuola e per tutti.

-Vittorio Midoro, che con la sua consueta simpatia ci ha spiegato di come sia importante il fattore umano, le relazioni e le comunità di pratiche, anche ragionando di Wikipedia.

-Massimiliano Carrara, con cui mi sono amabilmente scontrato riguardo il principio di verità di Wikipedia.

-Mino Conte che mi ha fatto capire che i sogni degli enciclopedisti settecenteschi sono forse gli stessi dei wikipediani di oggi.

Al più presto un sunto ragionato.

Un grazie infine a Manlio, Monica, Cecilia, Anna, Cinzia, Laura....per il loro aiuto e sostegno organizzativo.


P.S.
Un grazie anche a me, visto che non mi ringrazia mai nessuno...

domenica 11 ottobre 2009

Wikipedia e le nuove modalità di condivisione della conoscenza

Il tema mi ha affascinato da qualche anno e da tempo pensavo di organizzare una giornata di lavoro proprio su questo argomento.

Detto, fatto (si fa per dire), il 16 Ottobre a Padova si terrà la conferenza dal titolo "From Diderot to Wikipedia, an epistemological revolution?", ecco i partecipanti e l'agenda.

L'ingresso è libero e sono ben accetti gli interventi del pubblico.

Agenda dei lavori, 16 Ottobre 2009 - Centro Altinate, via Altinate 73, Padova
http://www.educazione.unipd.it/dadiderotawikipedia/

9:30 Introduzione e saluto del prof. Giuseppe Micheli - preside Facoltà di Scienze della Formazione
moderatori: prof. Corrado Petrucco, prof. Fabio Grigenti


9:40 Frieda Brioschi presidente Wikimedia Italia
"Che cos'è Wikipedia: mito e realtà"

10:00 Maurizio Codogno matematico - Wikimedia Italia
"Wikipedia, i Pòkemon e la teoria della complessità nei sistemi emergenti"

10:20 Fabio Grigenti - Dipartimento di Filosofia Università di Padova
"L'Enciclopedia come macchina del sapere"

10:40 Ilario Valdelli - Wikimedia Svizzera
"Lo strano caso della Wikipedia che non c'è"

11:00 Letizia Melina - Dirigente Servizio Ricerche - Studi e progetti per l'innovazione digitale - Presidenza del Consiglio dei Ministri
"“La didattica con le tecnologie oggi:dal contenitore al contenuto. L’esperienza di Innovascuola"

11:20 Alberto Peratoner - Facoltà Teologica del Triveneto, Studium Generale Marcianum
"Tra metafisica del sapere e tassonomia dell'esistente. Linee evolutive ed aspirazioni dell'enciclopedismo moderno"

11:40 Giovanni Biondi - Capo Dipartimento Ministero Istruzione, Università e Ricerca
"Nuove Tecnologie per la didattica: libri digitali a scuola"

12:00 Massimo Bray - Direttore Editoriale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana - Enciclopedia Treccani
"La Treccani e Wikipedia: una coesistenza fruttuosa"

12:20 Piero Gaffuri - direttore RAI Nuovi Media
"La RAI e il nuovo paradigma di condivisione dei contenuti on-line"

12:40 - 13:00 Discussione ed interventi del pubblico

_____Sessione pomeridiana presso la "Scuola Galileiana di Studi Superiori" via S.Massimo, 33 ___

14:00 Vittorio Midoro - CNR Istituto Tecnologie Didattiche - Genova
"Sapere enciclopedico e Digital Literacy"

14:20 Luciano Galliani - Dipartimento di Scienze dell'Educazione Università di Padova
"Wikipedia e ontologie: il progetto EduOntoWiki"

14:40 Massimiliano Carrara - Dipartimento di Filosofia Università di Padova
"La verità secondo Wikipedia. Alcune riflessioni filosofiche a margine"

15:00 Cristopher Henner - Wikimedia France
"France Wikipedia: Liberté, Égalité, Fraternité?"

15:20 Mino Conte - Dipartimento di Scienze dell'Educazione Università di Padova
"Diderot ordinateur : tracce wikipediane nell’Enciclopédie (e viceversa)"

15:40 Corrado Petrucco - Dipartimento di Scienze dell'Educazione Università di Padova
"Wikipedia a scuola? Qualcuno vola sul nido del cuculo"

16:00 - 17:00 interventi del pubblico, conclusioni e chiusura dei lavori

venerdì 29 maggio 2009

Innovascuola, la Treccani e i contenuti digitali


Leggo con interesse la notizia: Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e l’Amministratore Delegato dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Francesco Tatò hanno firmato a Palazzo Chigi un protocollo d’intesa che ha come obiettivo la realizzazione di strumenti innovativi per la diffusione on line di contenuti culturali di alto livello, utilizzabili sia direttamente dai cittadini che nella formazione e la didattica.

Opera meritoria. Mi collego al portale ed effettivamente consulto gratuitamente sia il Dizionario che l'enciclopedia Treccani. Tanto di cappello e complimenti alla Treccani per la loro decisione.

Prosegue poi la notizia: "La Treccani renderà disponibili per il Portale del Cittadino e per il Portale InnovaScuola i contenuti digitali del proprio archivio regolati secondo i principi dei Creative Commons. In particolare il Portale Scuola dell’Istituto della Enciclopedia Italiana sarà collegato al Portale InnovaScuola in modo da poter sviluppare e rendere disponibili nuovi servizi in modalità integrata e diffondere l’offerta di contenuti culturali dell’Istituto. "

Strabuzzo gli occhi. Creative Commons? Vuoi vedere che abbiamo saltato a piè pari sett'antanni di palla al piede del diritto d'autore in ambito educativo? Sarà mica che da oggi le parole SIAE e CopyRight saranno sussurrate solo nelle sere d'inverno dai nonni per spaventare i bambini?

Vediamo: " Il progetto “Didattica digitale” promuove la disponibilità di una piattaforma tecnologica per la fruizione di testi scolastici e contenuti didattici digitali promossi dagli editori, dai docenti, dalle istituzioni."

Proseguiamo nella lettura.

"....Il Portale Scuola dell’Istituto sarà collegato al portale InnovaScuola, realizzato dal Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, così da rendere disponibili nuovi servizi in modalità integrata e diffondere l’offerta di contenuti culturali dell’Istituto. In particolare sarà possibile, sin dai prossimi mesi:

- fruire del vocabolario Treccani dal portale InnovaScuola;
- cercare contenuti digitali del portale Treccani attraverso il motore di ricerca di InnovaScuola;
- visionare dal portale Treccani brevi presentazioni dedicate alle nuove tecnologie per la didattica (pillole formative) di InnovaScuola."

Incuriosito mi precipito a vedere il sito e a consultare qualche Learning Object.
Utilizzo i campi di selezione per cercare qualcosa sulla Fisica, ecco un bel L.O. sul "Fenomeno della visione" perfetto, vediamo com'è....ohibò! Cosè questo?
"L'oggetto selezionato è a pagamento". In effetti avevo avuto una "visione". Come non detto.

Resta da sperare che almeno il ministero fornisca qualche fondo in più per le scuole per acquistare questi prodotti digitali, anche se credo che con le scarse disponibilità di bilancio ciò non sarà per nulla facile.



domenica 24 maggio 2009

Conversazioni e Learning Object

Lo ammetto sì: cinque o sei anni fa il paradigma dei Learning Object mi aveva in qualche misura affascinato. Rapidamente però mi ero reso conto che il fascino consisteva sopratutto in una rapida e comoda scorciatoia tecnologica, fatta di standard su cui SCORMarsi e sigle e metadati da compilare accuratamente, mentre i contenuti continuavano ad essere progettati, realizzati e fruiti alla vecchia, rassicurante maniera....
Tutto finito ormai, tutto andato, "...come lacrime nella pioggia".

Ma è veramente così? Ci sono ancora i Learning Object? O si sono trasformati, evoluti, sono mutati in qualche modo? E' chiaro che la crisi dei Learning Management System ha trascinato con sè anche i LO. Ma possiamo pensare a dei LO anche senza gli LMS?

La risposta sembra banale: certamente sì. Ma questo significa che devo riuscire a definire degli attributi che mi permettano di caratterizzare un LO e di distinguerlo da altro "materiale" che LO non è. Un LO ha finalità didattiche ben precise, ha dei contenuti strutturati per un target ben definito...Ovviamente poche risorse che troviamo nella Rete rispondono a tutti questi requisiti. A questi certamente no, ma se cambiamo il nostro paradigma relativo al processo di insegnamento/apprendimento e lo liberiamo dalle costrizioni tipiche dei corsi "istruzionisti" forse qualcosa si trova. Specialmente se pensiamo in termini di processo, di interazione e di contatto con esperienze e contesti reali.
Così che i LO non siano più solo una lettura, ma diventino una conversazione.

giovedì 14 maggio 2009

Il gatto è fuori dal sacco

Ci siamo il gatto è fuori dal sacco, come si dice. Il gigante dell'e-learning Blackboard, famoso LMS, ha annunciato l'acquisizione del suo principale avversario sul mercato americano, Angel Learning, per 95 milioni di dollari. ...segue interessante commento dell'articolista:

"C'è infine chi, in ambito e-learning, non è interessato a questa operazione. Si tratta di tutti quei docenti, formatori, che usano blog, wiki e social network per gestire i loro corsi e non hanno bisogno di "recintare" studenti all'interno di piattaforme LMS (o VLE). "

Questa news mi è arrivata attraverso un servizio a cui sono iscritte credo almeno qualche centinaia di migliaia di persone. In quella frase (mi vergogno un po' a dirlo) ci stanno condensate almeno tre mie pagine di teorie pedagogiche. L'ha detto con una piccola frase: "...non hanno bisogno di recintare.." e l'ha detto bene.
Forse veramente stiamo passando dalla centrale a carbone alla wind farm.

martedì 12 maggio 2009

Un Post-LMS manifesto

L'anno scorso scrivevo in un post della percezione diffusa a livello internazionale di tentare di superare il paradigma dell'e-learning basato esclusivamente all'utilizzo dei Learning Management Systems (LMS). Bene, questa percezione sta diventando un vero e proprio movimento di opinione: John Mott, tenta di sintetizzarlo in un "manifesto", post ripreso anche dal mitico Stephen Downes.
Ovviamente ci sono varie sfumature e posizioni. Personalmente ritengo che gli LMS
svolgano molto bene la loro funzione negli ambiti formali (scuola, università, azienda) ma al di fuori servono altri strumenti aperti, in grado di gestire la nostra interazione con il mondo, per comunicare e condividere risolvere problemi legati ai contesti di vita e professionali...cosa difficile da realizzare se si resta dentro un ambiente chiuso con login, password e amministratore di sistema.

domenica 26 aprile 2009

Storytelling con e senza Digital

Bene,

E' uscito finalmente il libro sul Digital Storytelling: è stata una esperienza di scrittura che mi ha veramente cambiato (e mi ha anche fatto faticare un bel po'). Più ricercavo articoli, esperienze e siti sull'argomento e più mi rendevo conto che lo storytelling è veramente uno strumento dalle potenzialità molto ampie.

Siamo così quotidianamente immersi nelle storie da non rendercene neanche conto. Molta della nostra comunicazione in realtà altro non è che un insieme di storie che raccontiamo e "ci" raccontiamo. Narrare le nostre esperienze ed ascoltare quelle degli altri ci aiuta a comunicare problemi e trovare soluzioni, a condividere emozionalmente concetti, a costruire la nostra identità sociale...e certo, questo accade anche in Rete.

Il "bravo" docente è anche una persona che sa raccontare in modo efficace le storie "giuste"? E..il "bravo" studente è anche quello che sa ascoltare e sopratutto raccontarsi meglio le sue esperienze di apprendimento (leggi metacognizione)? Ci sto lavorando.