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martedì 28 settembre 2010

Progetto Didaduezero a Trento

Mentre gli studenti usano i social software al di fuori della scuola e ne fanno propri i contesti informali d'uso, è ancora molto raro che essi entrino a far parte della didattica come supporti specifici di attività curricolari.

Il progetto di ricerca-azione Didaduezero, attuato dall'Università di Padova - Scienze della Formazione - in collaborazione con l'IPRASE, ha voluto indagare sull'apprendimento nei processi informali e non-formali mediati dalle nuove tecnologie del Web 2.0 e su una loro possibile integrazione con quelli formali scolastici.

I primi risultati della ricerca, che ha coinvolto 8 Istituti della Provincia di Trento e ha previsto la creazione e la sperimentazione di ambienti di apprendimento attivo contestualizzati nel mondo reale e percepiti come utili a tutta la comunità, hanno evidenziato come sia possibile sviluppare una efficace integrazione fra scuola e territorio.

Seminario

"Social software e Web 2.0"
giovedì 30 settembre 2010 dalle ore 14.30 alle ore 18.30

Aula magna nord palazzo istruzione
Via Gilli n. 3 - Trento

14.30 Saluti
Marta Dalmaso, assessore all'istruzione e sport,
Provincia Autonoma di Trento

14.45 Introduzione ai lavori
Francesco Bailo, IPRASE

15.00 Interventi
Corrado Petrucco, Dipartimento scienze dell'educazione, Padova
Marina De Rossi, Dipartimento scienze dell'educazione, Padova

15.30 Presentazione Progetti scuole
I.C. Riva 2
I.C. Ala, I.C. Avio
I.C. Cles
I.I.S. Martini di Mezzolombardo
coordina Fabrizio Personeni, Dipartimento
scienze dell'educazione, Padova

17.30 Interventi
Daniela Ceccato, direttore dell'Ufficio sistema informativo e sviluppo progetti informativi, Provincia Autonoma di Trento
Italo Della Noce, direttore dell'Ufficio controllo tecnico, gestionale e programm. del SIEP, Provincia Autonoma di Trento

18.30 Conclusioni
Arduino Salatin, direttore dell'IPRASE

giovedì 20 maggio 2010

ForumPA: the Google way per la scuola




Oggi allo stand ho presentato assieme al responsabile di Google per il Nord-Est, e di Vannuzzi, general manager per l'Italia il progetto degli studenti di scuola media di Riva del Garda che hanno utilizzato Google Earth per mappare il loro territorio.

Ecco il link:
http://www2.globalbase.it/GoogleEducationV2.pdf

L'esperienza è descritta dalla slide n.20 in poi.

giovedì 6 maggio 2010

Wikipedia a scuola: qualcuno ha volato sul nido del cùculo....





Due righe su un tema che mi appassiona e mi ha portato a scrivere un paper per Didamatica 2010,
se lo trovate interessante lasciate un commento.

Wikipedia scuola?

Wikipedia e le pratiche dialogiche e di ricerca informativa ad essa
connesse, possono rappresentare il cardine di una "piccola"
rivoluzione epistemologica nella didattica e nella percezione
che la società ha sul senso ed il ruolo della scuola.

Scuola e Wikipedia possono condividere una stessa comunità di pratiche e di apprendimento?
Ogni articolo di Wikipedia è a tutti gli effetti un “artefatto condiviso” le cui modalità di revisione ed aggiornamento sono codificate in regole che devono essere rispettate se non si vuole correre il rischio dell’esclusione dalla comunità.
I collaboratori di Wikipedia si sentono infatti parte di una comunità più ampia anche se il loro contributo si limita spesso alla cura di poche singole voci: da un lato quindi è presente un senso di appartenenza ad un processo collettivo di costruzione di conoscenza e ad un progetto comune, dall’altro si vengono a creare degli luoghi cognitivi de-centralizzati (voci di Wikipedia) in cui ogni partecipante trova le sue “nicchie di lavoro” e di competenza.

Wikipedia possiede perciò una caratteristica che le altre enciclopedie non hanno: si fonda su di una comunità di pratiche molto estesa ed eterogenea che condivide gli stessi valori ed un impegno attivo volto allo sviluppo e alla sua manutenzione. In questo senso potremmo definire ogni articolo di Wikipedia anche come un ”boundary object” un oggetto di confine che viene condiviso e utilizzato da più persone anche in modi differenti ma che comunque possiede un nucleo che ne mantiene costante una sua integrità .

Le esperienze delle scuole con Wikipedia sono ormai molte e presenti in tutto il mondo ed alcune hanno fornito lo spunto a livello istituzionale per una sua introduzione nella pratiche didattiche: ad esempio nella recente proposta di riforma della scuola primaria Inglese si propone una precoce familiarizzazione degli studenti proprio con i social network e con Wikipedia .

La scuola in questo senso può ricoprire un ruolo importante nel progetto di Wikipedia e viceversa Wikipedia può a sua volta fornire un importante supporto ai processi didattici ed educativi. Il paradigma di riferimento non può che essere di tipo costruttivistasociale in cui le attività didattiche più efficaci sono quelle rivolte a sostenere un apprendimento intenzionale, collaborativo ed in cui gli studenti sono attivamente impegnati a costruire conoscenza dialogica attraverso modalità di partecipazione aperte di “legitimate peripheral participation”.
Alla fine questa processo si concretizza in un “prodotto” condiviso su Web e che viene percepito come un utile servizio reso agli altri. Inoltre il processo sottintende una visione non più statica della conoscenza ma dinamica e in perenne trasformazione come Freire ci ha da tempo suggerito. Wikipedia, intesa come un vero e proprio “social software”, è allora uno strumento efficace che permette la condivisione e la memoria dei discorsi, delle pratiche, dei segni, dei linguaggi......[leggi il full paper]