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giovedì 6 maggio 2010

Wikipedia a scuola: qualcuno ha volato sul nido del cùculo....





Due righe su un tema che mi appassiona e mi ha portato a scrivere un paper per Didamatica 2010,
se lo trovate interessante lasciate un commento.

Wikipedia scuola?

Wikipedia e le pratiche dialogiche e di ricerca informativa ad essa
connesse, possono rappresentare il cardine di una "piccola"
rivoluzione epistemologica nella didattica e nella percezione
che la società ha sul senso ed il ruolo della scuola.

Scuola e Wikipedia possono condividere una stessa comunità di pratiche e di apprendimento?
Ogni articolo di Wikipedia è a tutti gli effetti un “artefatto condiviso” le cui modalità di revisione ed aggiornamento sono codificate in regole che devono essere rispettate se non si vuole correre il rischio dell’esclusione dalla comunità.
I collaboratori di Wikipedia si sentono infatti parte di una comunità più ampia anche se il loro contributo si limita spesso alla cura di poche singole voci: da un lato quindi è presente un senso di appartenenza ad un processo collettivo di costruzione di conoscenza e ad un progetto comune, dall’altro si vengono a creare degli luoghi cognitivi de-centralizzati (voci di Wikipedia) in cui ogni partecipante trova le sue “nicchie di lavoro” e di competenza.

Wikipedia possiede perciò una caratteristica che le altre enciclopedie non hanno: si fonda su di una comunità di pratiche molto estesa ed eterogenea che condivide gli stessi valori ed un impegno attivo volto allo sviluppo e alla sua manutenzione. In questo senso potremmo definire ogni articolo di Wikipedia anche come un ”boundary object” un oggetto di confine che viene condiviso e utilizzato da più persone anche in modi differenti ma che comunque possiede un nucleo che ne mantiene costante una sua integrità .

Le esperienze delle scuole con Wikipedia sono ormai molte e presenti in tutto il mondo ed alcune hanno fornito lo spunto a livello istituzionale per una sua introduzione nella pratiche didattiche: ad esempio nella recente proposta di riforma della scuola primaria Inglese si propone una precoce familiarizzazione degli studenti proprio con i social network e con Wikipedia .

La scuola in questo senso può ricoprire un ruolo importante nel progetto di Wikipedia e viceversa Wikipedia può a sua volta fornire un importante supporto ai processi didattici ed educativi. Il paradigma di riferimento non può che essere di tipo costruttivistasociale in cui le attività didattiche più efficaci sono quelle rivolte a sostenere un apprendimento intenzionale, collaborativo ed in cui gli studenti sono attivamente impegnati a costruire conoscenza dialogica attraverso modalità di partecipazione aperte di “legitimate peripheral participation”.
Alla fine questa processo si concretizza in un “prodotto” condiviso su Web e che viene percepito come un utile servizio reso agli altri. Inoltre il processo sottintende una visione non più statica della conoscenza ma dinamica e in perenne trasformazione come Freire ci ha da tempo suggerito. Wikipedia, intesa come un vero e proprio “social software”, è allora uno strumento efficace che permette la condivisione e la memoria dei discorsi, delle pratiche, dei segni, dei linguaggi......[leggi il full paper]

venerdì 25 gennaio 2008

Il Papa, la Sapienza e...Wikipedia




Scrivo questo post non tanto per entrare nella discussione sui rapporti burrascosi tra Scienza e Fede, che intercorrono ormai da quasi 2000 anni, quanto per rilevare un fatto importante che forse per la prima volta afferma l'importanza che ha assunto Wikipedia nell'universo degli artefatti culturali condivisi dalla nostra società.

Mi riferisco alla frase incriminata, trovata appunto su Wikipedia, sulla quale i professori della Sapienza hanno costruito parte del loro attacco nei confronti del Papa :

"Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, riprese un'affermazione di Paul Feyerabend: «All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto»

Secondo molta stampa e molti blog la citazione, tratta dell’e­pistemologo Paul K. Feyerabend, avulsa dal contesto del discorso, era fuorviante e Ratzinger in realtà avrebbe contestato affermando praticamente l'opposto.

Il "meme" che trapela dalla burrascosa vicenda è quindi che Wikipedia si conferma non attendibile, uno strumento che si presta a frodi intellettuali (!) eccetera eccetera...

Io penso invece che questo episodio consacri Wikipedia come strumento ormai accettato ed utilizzato non più solo da qualche blogger o navigatore distratto, ma proprio come elemento fondamentale della cultura partecipata della Rete nella quale siamo immersi.
Sono convinto perciò che da ora in poi il Vaticano presidierà con occhio attento tutto ciò che lo riguarda all'interno di Wikipedia.

Le critiche si spegneranno e la concezione di Wikipedia come fonte di una "cultura di serie B" si trasformerà nella consapevolezza che essa non vuole sostituirsi alle enciclopedie tradizionali ma semplicemente è stata la risposta dal basso alle esigenze degli utenti della Rete che avevano bisogno di uno strumento veloce, facile da utilizzare, partecipativo e...privo di costi nella consultazione. Wikipedia non è "migliore di Britannica" sono due cose diverse, Wikipedia è adatta alle correnti esigenze della Rete: quando non lo sarà più verrà sostituita da qualcos'altro più adatto.
Se Britannica (che è una società a fine di lucro) vuole competere con Wikipedia sul piano della Rete, ha già perso: su Wikipedia può essere creato un articolo in meno dicinque minuti su di un qualsiasi argomento, Britannica ha bisogno di mesi. I costi di un "presidio permanente" di questo tipo sarebbero enormi. Come scrive C. Shirky la bibbia di Gutemberg era certamente meno bella di quelle create dagli amanuensi, veri artisti, così come il modello "T" di Ford era un'auto spartana rispetto alle ammiraglie dell'epoca, e così anche Wikipedia: è brutta, qualche volta può dare dei problemi, ma in generale funziona, è facilmente accessibile, si può condividere, non costa nulla. Britannica invece è bella, costosa, di difficile accesso (chi ce l'ha a casa?) e sopratutto non posso postare un suo articolo ad un altra persona senza incorrere nei problemi di CopyRight.
Britannica e Wikipedia stanno su due rami diversinell'albero dell'evoluzione degli strumenti di condivisione della conoscenza.