
Ma non è solo questo, Twitter non ha effettivamente alcuna funzione pragmatica, ma ne ha una enormemente importante, psichica, "rassicurativa", è il richiamo dell' "io sono qui, tu dove sei?" tipico degli animali studiati da Konrad Lorenz, e cui bisogna rispondere. Se nessuno risponde vuol dire che ci si è persi. Perchè abbiamo bisogno di queste rassicurazioni così informali?
Quante delle connessioni attive attraverso i social software sono rassicurative e non pragmatiche?
E qual'è il prezzo da pagare per la continua richiesta di feed-back? Certamente significa il crollo dell'attenzione e della concentrazione (vedi il bel sito della Stone) ma in ultima analisi anche ammettere che disporre dell'attenzione degli altri per qualche minuto calma l'ansia temporanea, ma non risolve il problema di avere

E quindi?
Twitter esiste e viene usato. Significa che risponde ad un bisogno che finora non aveva trovato il modo di esprimersi. Ma forse è anche la risposta più comoda e meno impegnativa. Ogni ora decine di contatti, ogni minuto leggo un altro frammento di vita..è come cambiare vita per pochi attimi. Cambiare tutto perchè nulla cambi.
Lo diceva anche Tancredi nel "Gattopardo".