domenica 3 giugno 2007
Le nuove competenze per i docenti 2.0
Da tempo mi sto chiedendo quali dovrebbero essere le competenze per i docenti che volessero integrare i social software nella didattica quotidiana.
Il che significa in ultima analisi più che di competenze meramente tecniche nell'utilizzo di Blog, Wiki o altri social tagging tools, ragionare di: partecipazione, etica, information literacy. La tecnologia fornisce degli affordance, ma sta a noi indirizzare queste opportunità in un contesto di apertura e rispetto per gli altri.
I social software devono servire a ri-costruire quel senso di comunità che nel mondo reale si è perso. Lo possono fare se le persone capiscono il senso delle decisioni e delle azioni che le istituzioni intraprendono. E' per questo che i social software dovranno costituire finalmente l'anello mancante tra scuola e società: la partecipazione al mondo dell'informale è la chiave.
Proviamo a discutere su questo.
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Per motivi professionali, cerco di ragionare sul rapporto tra tecnologia e territorio. Sul concetto di Abitanza, per la precisione, come indicazione di un certo atteggiamento consapevole riguardo all'aver cura dell'Ambiente Naturale e soprattutto dell'Ambiente Costruito in cui tutti viviamo e da cui traiamo senso di identità personale e sociale.
RispondiEliminaPer questo sottoscrivo il tuo portare l'attenzione sulla comunità, su un territorio di una determinata estensione (secondo le dinamiche degli insediamenti abitativi umani, secondo la percezione antropologica con cui le comunità identificano sé stesse, secondo urbanistica e reti tecnologiche produttive e distributive di beni e servizi) dove poter realizzare la traduzione di un astratto Benessere in concreto Ben-stare, ora in questo luogo.
E le competenze per i docenti potrebbero essere proprio quelle che li rendono in grado di concepire le dinamiche sociali attuali - nei massmedia, in Rete, nel gruppo-classe . anche alla luce dei nuovi modelli di comunicazione e di "arredamento" della conoscenza che i social software rendono possibile. Oltre a fornire effettivamente dei luoghi nuovi in cui poter vivere socialità (ad esempio, un blog per una classe delle superiori docenti compresi) oltre a fornire nuovi contenuti di cui trattare necessariamente in ambiti formativo (sciocca quella scuola che non prepara i ragazzini a comprendere una realtà biodigitale), il web moderno offre anche un intero nuovo linguaggio, in cui poter ri-formulare noi stessi, il nostro essere coinvolti in reti sociali, il nostro dare senso agli accadimenti.
In questo modo magari alcune buone prassi maturate in Rete possono riversarsi in questo mondo di atomi (che da quando esiste il Web 2.0 può essere difinito Mondo 2.0), e possono nascere nuove prassi interazionali, maggiormente consapevoli delle finalità etiche della partecipazione.
Molto interessante Jannis,
RispondiEliminahai già realizzato qualche progetto specifico su questi temi?
Sarei curioso di vederli e magari sperimentare qualcosa in questo senso.
Corrado
Provocata da un post sul Web 2.0 e l'incompatibilità con la scuola(http://www.fininformatica.it/wp/)che citava Stephen Downes , anche io mi faccio un po' di domande , sia sulla possibilità di contaminare apprendimenti formali e informali nella scuola (sono docente al liceo classico)sia su quali competenze provare a costruire per i futuri docenti (insegno al lab di tecnologia e didattica della ssis della Cattolica a Milano).
RispondiEliminaSono convinta di una idea e mi piacerebbe sentire opinioni. i docenti dovrebbero prima aver pratica di web 1, per così dire.cioè apprendimento formale e tecnologia (piattaforme, strumenti di elearning , software didattici etc).
Sperimentarli, valutarne l'efficacia, fare esperienza. Poi passare al web 2. Mi rendoconto conto che è una strada lunga, ma...Il mio percorso è andato in tal senso; per poi capire che gli L.O non risolvono tutto, sono statici, che sono davvero poco riutilizzabili e troppo centrati sui contenuti. El a motivazione (oggi problema spinoso)E le competenze più evolute? E la metacognizione, l'imparare a imparare?
QUi forse sperimentare l'web 2 può servire, anche se non è seplice costruire percorsi didattici con strumenti nati per altro.Ma forse proprio qui sta la loro forza...
HO sperimentato l'uso di youtube per la condivisione di videopoesie realizzate da me e da studenti.Quest'anno vorrei lavorare con anobii per risvegliare l'amore per la lettura. Vedremo un po'..
Segnaliamo che sul nostro blog abbiamo inserito un articolo sulla multimedialita' nella didattica delle scienze nella scuola secondaria inferiore, scritto direttamente da un insegnante.
RispondiEliminaimparato molto
RispondiEliminaLa ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
RispondiEliminanecessita di verificare:)
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